Ognuno di noi è nato con un patrimonio genetico ben definito. La struttura resta quella per tutta la vita e non può essere alterata, tuttavia l’esperienza ci dimostra che le persone cambiano e che a volte l’impegno e la costanza, colmano delle iniziali lacune: com’è possibile? Trovo che la risposta più interessante sia ritracciabile nell’epigenetica. Sintetizzando e semplificando al massimo a scopo divulgativo, l’epigenetica sostiene che il nostro organismo ha una struttura immutabile dal punto di vista del DNA, mentre la sua funzionalità non è completamente predeterminata geneticamente: non tutti i geni manifestano le loro qualità (pensate a certe malattie che ereditiamo e di cui siamo solo “portatori sani” ad esempio); quelli che si manifestano, lo fanno più o meno intensamente a seconda dell’esperienza e della stimolazione; infine alcuni geni potrebbero esprimersi solo ad un certo punto della vita.

In altre parole, la dotazione di base con cui si nasce ci pone dei vincoli strutturali certo, ma abbiamo margine per incidere sulla nostra esistenza, sulle possibilità di attivare risorse e sull’esplorazione di capacità non ancora sondate dall’esperienza. L’ampia gamma di metodi e strumenti che il Pedagogista Clinico ha a disposizione (tutti ad uso esclusivo di questa professione è corretto ricordare) pone basi solide per sollecitare potenzialità individuali talvolta ancora sopite, nell’ottica di uno sviluppo armonico del soggetto a tutte le età. Personalmente sono affascinata dalle capacità che vedo attivarsi nelle persone che seguo, il cui sguardo si illumina quando si rendono conto di poter fare cose che non pensavano fossero alla loro portata. Dico ciò, perché la ricaduta emotiva positiva di un successo simile, ha reali ripercussioni nella vita di tutti i giorni, non solo nel percorso individuale in studio, innescando così un volano di gratificazione che supporta ulteriormente il soggetto.

Quando si incontra una difficoltà, non fermiamoci al patrimonio genetico tendendo a “gettare la spugna” perché dei cambiamenti sono sempre possibili, nei margini ragionevoli della struttura certo, ma ci sono. Per fortuna, i geni non sono tutto!

Alba Passarella

Pedagogista Clinico ANPEC N.4278

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