Project Description

Nella fascia d’età fra i 4 e i 5 anni, lo sviluppo del soggetto è tale per cui, le azioni di prevenzione delle difficoltà di apprendimento e dei DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) risultano generalmente più efficaci.

Sollecitazioni puntuali e mirate, offerte in modo sistematico e competente, possono concretamente ridurre l’insorgere di problemi nella scuola primaria.

Per questo sono sempre di più le scuole dell’infanzia che propongono percorsi e laboratori appositamente predisposti (Legge 170/2010 art.3) che si fondano sul presupposto che l’apprendimento passi dall’esperienza sensoriale e corporea, prima di consolidarsi a livello cognitivo.

Questa sensibilità verso la prevenzione è in perfetta sintonia con l’approccio pedagogico clinico per cui, l’attenzione all’apprendimento strettamente connesso col corpo e all’esperienza, risulta fondamentale.

Da alcuni anni ho ideato e realizzo, un laboratorio denoninato “Corpi in Ascolto” che combina l’esperienza maturata come docente di scuola dell’infanzia, con le competenze acquisite in qualità di specialista.

Esso mira a migliorare la percezione di sè, del proprio corpo, sia rispetto all’ambiente e allo spazio esterno che l’individuo occupa, sia rispetto alle informazioni che provengono dall’interno, per mezzo della propriocezione corporea.

Questo percorso ludico e accattivante, organizzato in piccoli gruppi, offre la possibilità di fare esperienze corporee che consolidano acquisizioni precedenti, stimolano ad attivare nuove connessioni a livello neurologico e promuovono l’ascolto di sè anche a livello emotivo.

L’insegnamento che traggo da questa mia esperienza pluriennale con i “Corpi in Ascolto” è il seguente: la prevenzione rappresenta la concreta possibilità di migliorare le competenze dei bambini, mettendoli nelle condizioni di attivare al meglio le proprie capacità.

Ovviamente questa non è l’unica esperienza possibile per prevenire le difficoltà negli appprendimenti in età prescolare, ma vuole rappresentare una testimonianza concreta, realizzata nel nostro territorio.

Ci sono libri per approfondire la questione e con un pò di fantasia si possono facilmente creare percorsi ludici validi e coinvolgenti, per non parlare delle proposte che si possono trovare su internet o delle idee suggerite in appositi corsi di formazione.

Quello che conta veramente, è maturare la consapevolezza che lo sviluppo neurologico in età prescolare è caratterizzato da un gran fermento: non dobbiamo farci sfuggire occasioni importanti per porre solide basi, su cui radicare i futuri apprendimenti.

Alba Passarella
Pedagogista Clinico ANPEC N.4278
333 666 98 05

www.studiometalogo.com

Leggi il pdf:  4/5 ANNI ETA’ CRUCIALE PER PREVENIRE I DSA