Project Description

La pagella del primo quadrimestre è ormai archiviata: fra successi e difficoltà, gli studenti si avviano verso la parte conclusiva dell’ anno scolastico.

Alla scuola del primo ciclo, fra le finalità indicate dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo si prevede fra l’altro, “lo sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure” quale condizione essenziale per “la crescita della persona e per l’ esercizio pieno della cittadinanza, per l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali e per il raggiungimento del successo scolastico in ogni settore di studio.”

Per la maggioranza degli studenti questi obiettivi vengono raggiunti in modo soddisfacente entro la fine del primo ciclo, ma non per tutti è così semplice arrivare al traguardo.

Poniamo l’ attenzione ad esempio sul primo biennio della scuola primaria: diversi bambini imparano a leggere e scrivere senza grandi problemi, alcuni sembrano addirittura acquisire tali strumenti in modo spontaneo e quasi immediato, altri invece incontrano difficoltà di vario genere. La lettura può apparire stentata, le parole pronunciate non in modo scorrevole, fino all’impossibilità di riconoscere alcune lettere per pronunciarle correttamente, compromettendo così la comprensione del testo.

L’ espressione orale risulta incerta, spesso incespicano nella pronuncia e/o non riescono a costruire frasi articolate.

I quaderni mostrano lettere scritte in modo incerto, con dimensioni, tratti e posizioni che rendono difficile decodificare le parole e il senso complessivo di quanto scritto.

In alcuni casi può trattarsi di difficoltà transitorie, legate ad un rallentamento temporaneo dello sviluppo di qualche abilità, in altri potrebbe trattarsi (e sottolineo potrebbe, perchè prima degli otto anni circa non è possibile effettuare adeguati test diagnostici per la certificazione) di manifestazioni legate all’insorgenza di futuri DSA (Disturbi Specifici dell’ Apprendimento).

Cercare di comprendere se le difficoltà legate alla lettura e alla scrittura, siano causate dal mancato consolidamento di alcune tappe di sviluppo o legate a fattori di tipo emotivo, resta comunque importante, al di là degli sviluppi futuri di queste manifestazioni.

Un intervento precoce serve ad aiutare il soggetto a recuperare quanto più possibile dal punto di vista delle competenze specifiche.

In particolare, l’ intervento pedagogico clinico, che si caratterizza per la cura della persona in senso globale ed olistico, accompagna il soggetto con difficoltà legate all’ apprendimento, sia nel recupero/consolidamento delle competenze specifiche, sia dal punto di vista affettivo e relazionale, messo spesso in crisi dall’ insuccesso scolatico, che dev’ essere preso in seria considerazione, quale base per radicare la sicurezza necessaria per crescere in modo armonico e globale come persona.

Alba Passarella I.S.F.A.R. Firenze, Albo ANPEC

PDF: LEGGERE E SCRIVERE