Project Description

Dal primo vagito all’ultimo istante, il respiro ci accompagna, è la vita. Di “respirare” in senso meccanico e automatico siamo capaci tutti, ma quanti lo fanno con consapevolezza almeno ogni tanto? A meno di praticare yoga, discipline affini o derivate da esso in qualche modo, direi molto pochi…ma poi, diciamocela tutta: a che serve investire tempo ed energie per fare una cosa che tanto, si fa da sé?! Serve, serve…perché respirare, oltre che essere essenziale per le funzioni biologiche, risulta fondamentale per la gestione dell’emotività. Il respiro è un fatto fisico e psichico allo stesso tempo.

Le emozioni fanno parte di noi, vanno vissute e…lasciate andare, per evitare che in qualche maniera, si accumulino dentro di noi e finiscano col crearci un “peso” che ci agisce in modo inconsapevole.  Un respiro lento, profondo, pensato e percepito, aiuta a far transitare l’emozione che viviamo; ci consente di lasciarla defluire verso l’esterno, un po’ alla volta, contribuendo così ad alleggerire “il peso” dell’emozione stessa; provate a ricordarvi di respirare in questo modo, la prima volta che qualcuno o qualcosa vi irrita: vedrete la differenza! Un respiro simile ci offre la possibilità di fermarci e pensare, prima di passare all’azione, con l’ulteriore vantaggio di rispondere agli stimoli con maggiore lucidità e consapevolezza. Parlo letteralmente di un respiro, massimo due o tre atti respiratori, al fine di evitare l’iperventilazione che potrebbe portare a sentire girare la testa. Il vero problema è ricordarsi di respirare quando maggiormente servirebbe! Alleniamoci allora per “padroneggiarlo”.

Per questo il mio invito è provare a prendersi del tempo in vacanza per respirare con consapevolezza: in vacanza, di solito, è tutto più semplice!

Alba Passarella

Pedagogista Clinico ANPEC N.4278

333 666 98 05  www.studiometalogo.com

PDF: Stress e vacanze